La Germania vede meno nero. Il ministro dell’Economia, Peter Altmaier, ha comunicato le nuove stime sul Pil nel 2020: -5,8% a fronte del -6,3% stimato ad aprile. La crisi indotta dal Covid sarebbe dunque meno grave rispetto a quanto originariamente ipotizzato.
Tuttavia, nonostante le revisione della stima, si tratta della diminuzione (in termini di crescita economica) più significativa osservata dalla fine della seconda guerra mondiale.
E, sebbene il calo del PIL possa essere meno allarmante per tutto il 2020, il governo ha avvertito che il processo di ripresa sarà più lento di quanto sperato in precedenza. Il Pil 2021 dovrebbe registrare un rimbalzo del 4,4% (inferiore pertanto al 5,2% iniziale).
Il che significa che la prima economia europea non tornerà ai livelli precrisi prima del 2022.