L’efficienza tedesca è uno stereotipo internazionale che affonda le proprie radici nella storia e resiste nel tempo. Lo storico James Hawes la fa risalire al Medioevo, quando la Renania occidentale divenne nota all’estero per l’efficienza commerciale grazie alla sua produzione di merci altamente specializzate.
La Prussia, lo stato protestante della Germania orientale, era considerata la fonte di un altro tipo di efficienza, più che altro amministrativa e militare, sviluppata intorno al 1750 quando al governo c’era Federico il Grande. Quando poi la Prussia unificò l’Impero tedesco sotto la sua guida nel 1871, diffuse questi sistemi e pratiche, arricchendole con altri valori: puntualità, frugalità, senso del dovere e diligenza.
Questi valori, che divennero conosciuti come ‘preussische Tugenden’ (virtù prussiane), sono poi arrivati al XX secolo, quando sono stati in qualche modo cooptati dal partito nazista. Secondo l’economista Franklin Mixon, un comportamento efficiente era incentivato e ricompensato all’interno della grande burocrazia nazista in contrasto con l’idea passiva del ‘solo eseguire gli ordini’ che ancora domina la percezione di come l’Olocausto sia stato portato a termine.
Poi, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, l’economia decollò negli anni ‘50 e ‘60, in quello che è noto come ‘Wirtschaftswunder’ (miracolo economico), e la Germania Ovest divenne ammirata per la sua industria e le sue merci apprezzate per la loro qualità. Questo boom della produzione rafforzò la reputazione della Germania sul tema dell’efficienza.
Sopravvissuta alla recessione economica degli anni post-riunificazione, la Germania è stimata per i suoi prodotti di alta classe, e l’efficienza rimane qualcosa che viene ricercata nell’industria, nel governo, alla cassa del supermercato e persino nella nazionale di calcio.
Ma oggi è davvero ancora così? Secondo alcuni l’efficienza si è arrugginita. Un fatto messo in evidenzia, ad esempio, da una burocrazia giudicata ora macchinosa, dall’assenza di campioni nazionali nei settori economico-produttivi emergenti a livello globale e dal lento avvio della campagna di vaccinazione contro il Covid. Ma, come si sa, gli stereotipi cambiano molto lentamente.