La Corte costituzionale tedesca ha respinto, dichiarandoli “irricevibili”, due ricorsi che mettevano in discussione l’acquisto di titoli pubblici nei mercati secondari da parte della Bce (il cosiddetto ‘Quantitative easing’ voluto dall’ex presidente della Banca centrale Mario Draghi).
Nel maggio 2020 i giudici di Karlsruhe avevano contestato al governo e al Parlamento della Germania di aver accettato il programma di acquisti di titoli avviato nel 2015 senza chiedere conto all’Eurotower della proporzionalità di tale misura “rispetto agli effetti economici e fiscali“, tra cui quelli su risparmi, pensioni e valori immobiliari.
In seguito la Bce aveva poi fornito la documentazione richiesta e a luglio il Bundestag si era espresso affermando che il Qe risultava in effetti “proporzionato”. Ed è per questo che i ricorsi presentati dall’ex politico della Csu Peter Gauweiler e dal fondatore dell’Afd Bernd Luecke sono stati ora definiti “infondati”, spiega la Corte federale.