Rallenta la ripresa prima economia europea. I principali istituti di ricerca economica del Paese hanno rivisto le loro stime e ora indicano una previsione di crescita economica del 2,4% nel 2021. Ben sotto quel +3,7% annunciato nei mesi scorsi. La Germania nel 2020 ha registrato una recessione del 4,9%. Per il 2022, invece, la stima è stata ritoccata al rialzo: dal 3,9 al 4,8%. L’inflazione è valutata in ulteriore accelerazione al 2,5% nel 2022.
La causa va ricercata nelle difficoltà di approvvigionamento, determinate dal fatto che le catene globali del valore si sono inceppate. I ‘colli di bottiglia’ si registrano non solo per i chip ma anche per legno, plastica e acciaio. L’impatto sull’export, punto di forza dell’economia tedesca, è inevitabilmente significativo.
Allo stesso tempo, l’accelerazione dei prezzi, in particolare quelli energetici, fanno ipotizzare ad alcuni analisti uno scenario di stagflazione.