La guerra in Ucraina peserà significativamente sulla ripresa economica della Germania e dimezzerà la crescita prevista del Pil nel 2022 al 2,1% (dopo il -4,6% registrato nel 2020 e il +2,8% nel 2021). È la previsione dell’IfW Kiel, un importante think tank sull’economia internazionale.
Secondo l’istituto, le conseguenze del conflitto dovrebbero pesare sul Pil per “circa 90 miliardi di euro quest’anno e il prossimo” e “ritardare al secondo semestre il ritorno della maggiore economia europea ai livelli pre-Covid”. In precedenza per l’anno in corso era stata prevista una crescita del 4%. L’IfW si aspetta anche che l’inflazione raggiunga un livello record del 5,8% nel 2022.
“Senza la forte crescita del post pandemia, l’economia europea si sarebbe contratta quest’anno”, ha spiegato Stefan Kooths, vicedirettore dell’IfW, sottolineando che per ora la Germania sta effettivamente beneficiando di “un forte rimbalzo legato all’eliminazione della maggior parte delle restrizioni sanitarie”. Per l’istituto, la guerra pesa sull’economia provocando “una maggiore incertezza, nuove tensioni nelle catene di approvvigionamento e un ulteriore aumento del prezzo delle materie prime”, in particolare l’energia. Per esempio, nel settore automobilistico, ovvero la spina dorsale dell’industria tedesca e dell’intera economia, la mancanza di pezzi di ricambio prodotti in Ucraina ha portato a interruzioni della produzione.