Cresce in Germania il fronte del no al reddito di cittadinanza. Lo strumento prevederebbe un'erogazione monetaria indipendentemente dallo status economico.
Per i sindacati tedeschi sarebbe la risposta sbagliata ad un problema reale. I rappresentanti dei lavoratori hanno scelto il primo maggio per ricordare che il reddito incondizionato non è il modo corretto di gestire i timori sulla, pur possibile, perdita strutturale di occupati a causa della digitalizzazione dell’economia.
"Non è una soluzione gratificare economicamente le persone solo perché non è più possibile offrirgli un lavoro decente” ha detto in una nota il leader della Federazione tedesca dei sindacati (DGB), Reiner Hoffmann. Che, poi, ha ricordato il lavoro è uno strumento fondamentale per strutturare la vita quotidiana delle persone e garantire la coesione sociale.
Anche il responsabile del potente sindacato tedesco IG Metall, Jörg Hofmann, si è opposto all'idea di un reddito di base incondizionato, affermando che le persone non sarebbero felici di essere compensate economicamente per stare sedute sul divano di casa.
Resta il fatto che il rischio di andare incontro alla riduzione del tasso di occupazione c’è. Il presidente dell'Istituto tedesco di ricerca economica (DIW), Marcel Fratzscher, ritiene che soltanto la formazione continua e la riqualificazione professionale potrebbero attenuare gli effetti dell’automazione sul mercato del lavoro.