Emirati e Arabia Saudita pompano 3 mld di dollari nelle casse del Sudan

Il Sudan, da quando il Sud Sudan ha dichiarato l’indipendenza da Karthoum nel 2011, ha perso i tre quarti delle riserve petrolifere. E l’economia è sprofondata. Ora il rischio del ritorno di tensioni preoccupa i vicini paesi del Golfo

Emirati e Arabia Saudita pompano 3 mld di dollari nelle casse del paese

Da quando, nel 2011, il Sudan si è definitivamente diviso (in Sudan e Sud Sudan), uno dei due paesi è stato decisamente meno fortunato dell’altro. È infatti nel Sud Sudan che si concentrano i tre quarti delle riserve petrolifere.

Da quel momento il Sudan - impegnato in una difficile transizione dopo la rimozione del presidente Omar al-Bashir al potere per trenta anni - ha visto precipitare la propria economia.

È arrivata poi la decisione di Emirati Arabi uniti e Arabia Saudita: i due paesi, preoccupati che il ritorno di una forte instabilità in Sudan possa nuocere ai propri interessi economici nell’area, hanno stanziato la cifra record di 3 miliardi di dollari.

Una quota parte, 250 mln – è stata versata nelle casse della Banca centrale sudanese nei giorni scorsi con l’obiettivo di sostenere la sterlina Sudanese e stabilizzare il tasso di cambio.

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