La Banca di Inghilterra ha lasciato invariati i tassi di interesse (0,1%) e mantenuto l’attuale obiettivo di quantitative easing (645 miliardi di sterline), scegliendo di non iniettare nuovi fondi nell’economia.
L’economia britannica scenderà quest’anno del 14% (-25% nel secondo trimestre), seguita da un rimbalzo del 15% nel 2021.
Si tratta del più grande declino annuale registrato, secondo i dati dell’Office for National Statistics risalenti al 1949.
Ma se si prendono in considerazione i dati ricostruiti dalla Bank of England risalenti al XVIII secolo, il dato sulla crescita del 2020 diventa la più forte contrazione dal 1706.
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