L’economia Usa frena, ma Wall Street reagisce bene. L’apparente paradosso è spiegato dal fatto che sono aumentate, secondo gli analisti, le chance di un taglio del tassi da parte della Fed alla prossima riunione del 29 e 30 ottobre. Un ritocco legato alla volatilità delle Borse e al rallentamento del settore manifatturiero, che hanno alimentato i timori di una recessione.
Se è vero che la disoccupazione è scesa al 3,5% segnando il minimo da 50 anni, è altrettanto vero che i nuovi posti sono stati 136 mila contro attese per 145 mila e l’ultima rilevazione sulla crescita dei salari (+2,9% annuo) ha rappresentato una netta frenata.
In attesa della decisione di Jerome Powell, alla luce delle ultime indicazioni, alle quali hanno fatto eco segnali negativi da Germania e Cina, il presidente della Fed di Chicago, Charles Evans, si è detto preoccupato per le prospettive di inflazione, aprendo di fatto alla possibilità di un nuovo taglio dei tassi Usa.