“Un’occasione irripetibile che creerà l’economia più forte, resiliente e innovativa del mondo”. Definisce così Joe Biden il piano che permetterà agli Usa anche di vincere la competizione con la Cina. Il presidente statunitense ha presentato a Pittsburgh il suo programma infrastrutturale da 2 mila miliardi di dollari in 8 anni per ricostruire il Paese, rilanciare l’occupazione, rimodernare strade, ponti, scuole ma anche molto di più, un piano per cambiare il modello economico. Cercherà di indirizzare la spesa in modo da mitigare la crisi climatica e dovrà essere finanziato da aumenti delle tasse alle imprese (l’aliquota sulle società dal 21% al 28% e un’imposta minima globale del 21%).
Durante la presentazione del piano, Biden ha insistito di non avere “nulla contro milionari e miliardari” ma ha criticato società, come Amazon, che non pagano un solo centesimo di imposta sul reddito.
“Credo nel capitalismo americano”, ha assicurato. Ma il presidente vuole ribilanciare la situazione, dopo che le tasse sono state abbassate dal 35% al 21% durante il mandato di Donald Trump. Secondo l’amministrazione Usa, aumentare l’aliquota al 28% genererà 1.000 miliardi di dollari di entrate aggiuntive per lo Stato in 15 anni.
“Nel 2019, un’analisi indipendente ha rivelato che c’erano 91, tra le più grandi aziende del mondo compresa Amazon, che utilizzavano vari trucchi legali e non pagavano una sola imposta federale sul reddito. Non voglio punirli ma non è normale”. E si è detto offeso dal fatto che un insegnante sia soggetto a un’aliquota fiscale del 22% quando “Amazon e altri non pagano alcuna tassa federale. Metterò fine a tutto questo.”
Il piano, che arriva subito dopo che il Congresso ha approvato stimoli economici contro l'emergenza pandemica da quasi 2.000 miliardi di dollari, è destinato ad aprire una dura battaglia al Congresso, dove i democratici, che detengono solo una maggioranza ristretta, dovranno affrontare una forte opposizione da parte dei repubblicani.