Il premier incaricato ha lasciato il Quirinale senza parlare con i giornalisti e senza sciogliere la riserva. Nel frattempo tutte le forze politiche hanno chiesto di votare il prima possibile. Si ipotizza la data del 29 luglio. Oltre al M5s anche il Pd si è espresso in quel senso.
Il Quirinale ha reso noto che il premier incaricato, Carlo Cottarelli, e il capo dello Stato, Sergio Mattarella, si rivedranno mercoledì. La motivazione ufficiale è che l'economista abbia chiesto più tempo per completare la lista.
Secondo uno scenario alternativo, forse più plausibile, Mattarella e Cottarelli hanno ritenuto che il governo avrebbe ottenuto zero voti di fiducia al Senato, visto che il Pd ha deciso per l’astensione. La constatazione potrebbe spingere l'ex funzionario dell'Fmi verso la rinuncia all'incarico.
Un'ulteriore chance potrebbe essere quella di valutare il ritorno ad un tentativo di formare un governo "politico", guidato da Giuseppe Conte o forse Giancarlo Giorgetti.
Intanto lo spread chiude la giornata nera a 282 punti base. Piazza Affari chiude in negativo con il Ftse Mib che cede il 2,65%. Chiusura negativa anche per Wall Street. Il Dow Jones perde l'1,58%, il Nasdaq cede lo 0,50%, mentre lo S&P 500 cala dell'1,16%. Le banche affondano: JPMorgan perde il 4,27%, Goldman Sachs il 3,40%, Morgan Stanley il 5,77%, Citigroup il 3,99% e Bank of America il 3,98%.
Il commissario al Bilancio dell’Ue ha dichiarato alla Tv pubblica Deutsche Welle, che “lo sviluppo negativo dei mercati porterà gli italiani a non votare più a lungo per i populisti”. La reazione di Lega, M5s e Pd è all’unisono. È, poi, intervenuto in difesa anche il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker: “L’Italia merita rispetto, Bruxelles è pronta a cooperare responsabilmente e nel rispetto reciproco”.