Il governo Conte, nella serata di martedì 6 giugno, ha ottenuto la fiducia al Senato con 171 voti a favore, 117 contrari e 25 astenuti. Oggi si vota alla Camera. Il presidente del Consiglio ha parlato per un’ora e un quarto di fronte ai senatori, confermando ogni punto del “contratto” di governo siglato tra Lega e M5s. In questo modo si è presentato al Senato Giuseppe Conte, che si è definito “populista e anti-sistema” per chiedere la fiducia. Seguono gli aspetti centrali dell'intervento a Palazzo Madama.
"È importante l’appartenenza all'Alleanza atlantica, con gli Stati Uniti d'America quale alleato privilegiato. Apertura alla Russia, che ha consolidato negli ultimi anni il suo ruolo internazionale in varie crisi geopolitiche e per questo cercheremo una revisione del sistema delle sanzioni. Rispetto all’Ue, l'eliminazione del divario di crescita tra l'Italia e i paesi membri è un nostro obiettivo, che dovrà essere perseguito in un quadro di stabilità finanziaria e di fiducia dei mercati."
"Chiederemo con forza il superamento del regolamento di Dublino. Non sarà un governo razzista, ma fermerà il business degli immigrati. Ci saranno procedure efficaci di identificazione e si renderanno effettive le procedure di rimpatrio."
"Confermo la riforma fiscale caratterizzata dall'introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni che possa garantire la progressività dell'imposta, in piena armonia con i principi costituzionali. Carcere vero per i grandi evasori."
"Realizzeremo il reddito di cittadinanza (o meglio il reddito minimo di inserimento), salario minimo orario, pensione di cittadinanza, tagli alla politica e alle pensioni d'oro. Verranno, invece, maggiormente tassate le pensioni che superano i 5 mila euro netti al mese."
"Rafforzeremo la normativa attuale in modo da estendere le ipotesi di conflitto di interessi fino a ricomprendervi qualsiasi utilità, anche indiretta, che la gente possa ricavare dalla propria posizione o dalla propria iniziativa."
"Il Def prevede una contrazione della spesa sanitaria. Sarà compito di questo governo invertire questa tendenza per garantire la necessaria equità nell'accesso alle cure. Vogliamo che le nomine apicali delle strutture manageriali nel mondo della sanità avvenga in base a criteri esclusivamente meritocratici."
"L'accesso a Internet va assicurato a tutti i cittadini in quanto diritto fondamentale e precondizione dell'effettivo esercizio dei diritti democratici, ai sensi del secondo comma dell'art. 3 della Costituzione. Occorre, però, assicurare un elevato livello di protezione dei dati personali, in quanto sussiste un circolo virtuoso tra tutela dei diritti, uso della rete, inclusione sociale e crescita economica."