Il No che non ti aspetti. Nella lista dei contrari al taglio dei parlamentari ecco spuntare Carlo Cottarelli.
Proprio lui che, nella scorsa legislatura, da commissario del governo alla spending review, inserì la riduzione del numero degli eletti fra le ricette per abbattere la spesa pubblica.
Ma non chiamatelo incoerente: “La mia proposta prevedeva una riforma complessiva del bicameralismo con l'abolizione del Senato, utile ad accelerare il processo legislativo”, spiega l’economista.
Mentre agli occhi di Cottarelli il problema andrebbe risolto abolendo il Senato, il taglio dei parlamentari (al centro del quesito referendario del 20-21 settembre) rischia di portare “più danni che risparmi”.
Il quesito referendario del 20-21 settembre: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente le ‘modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?”.