Quasi il 40% dei Comuni “utilizza ancora procedure analogiche quali timbri, firme autografe, ecc. per almeno il 50% della produzione documentale”. È quanto sostiene l’Istat.
Per quanto riguarda l’offerta online dei servizi dei Comuni si evidenzia “un generale miglioramento della disponibilità di strumenti”: passa dal 33,9% del 2015 al 48,3% (era il 18,9% nel 2012) la percentuale di Comuni che rendono possibile l’avvio e la conclusione online dell’intero iter di almeno uno dei servizi offerti.
“Nonostante gli avanzamenti registrati - spiega l’Istituto - la diffusione dei servizi comunali gestiti interamente online è ancora limitata, soprattutto nei Comuni più piccoli”.