La quinta votazione per l’elezione del 13° Presidente della Repubblica si era appena conclusa con la pesante bocciatura della candidata del centrodestra, la presidente del Senato Elisabetta Casellati, e mentre nel sesto scrutinio il nome di Mattarella riceveva una valanga di voti, in realtà la vera sorpresa della giornata arrivava in serata.
A urne chiuse, i tre leader Conte, Salvini e Letta concludevano il loro primo incontro annunciando l’approssimarsi di un accordo. E, poco dopo, Conte e Salvini comunicavano la possibilità di una Presidente della Repubblica.
Il nome trapelato sarebbe quello di Elisabetta Belloni. Ma, se così fosse, l’Italia sarebbe l’unico paese al mondo (ad eccezione della Russia di Putin) ad avere al suo massimo vertice istituzionale l’ex capo dei servizi segreti. Tra l’altro, l’Italia si ritroverebbe con due tecnici a capo di palazzo Chigi e Quirinale. Una soluzione a dir poco inedita.
Il segretario del Pd non si è associato a Conte e Salvini. Letta non ha parlato di candidature femminili, e rileva la spinta crescente “che arriva dal Parlamento a favore della riconferma del presidente Mattarella”.
Forza Italia Udc, Noi per l’Italia e Coraggio Italia, dopo lo strappo tra il partito di Silvio Berlusconi e il resto del centrodestra, sembrano disponibili a sostenere Pier Ferdinando Casini per il Quirinale. Ecco allora che i nomi che restano in pista sono quelli di Draghi, Casini e Mattarella. Altro che una donna al Colle.