La coalizione internazionale creata per sconfiggere l’Isis passerà dalla gestione statunitense a quella atlantica. Una missione Nato, ma praticamente senza gli Usa che nell’ambito dell’organizzazione detengono l’esercito e l’apparato militare più numeroso.
Così 4 mila militari europei e canadesi avranno un doppio obiettivo: incaricati di coordinare e addestrare le truppe che in Iraq combattono la rinascita dello Stato Islamico. E allo stesso tempo frenare con il loro schieramento l’influenza (da lungo tempo enorme) che Teheran fa sentire sulle autorità di Baghdad.
Una spedizione dunque doppiamente difficile, destinata ad avere l’Italia come protagonista. Perché quello italiano sarà il contingente più numeroso e, quando raggiungerà lo schieramento completo, assumerà il comando.