Torna a surriscaldarsi la temperatura nel Golfo Persico. Il 24 maggio gli Stati Uniti hanno annunciato lo spiegamento di 1.500 soldati in Medio Oriente. La goccia che ha fatto traboccare nuovamente il vaso è l’accusa rivolta da Washington a Teheran di essere responsabile degli attacchi avvenuti ai danni di petroliere Usa nelle settimane scorse.
Non si è fatta attendere la replica iraniana. Il paese mediorientale minaccia di usare missili e "armi segrete" contro la Marina militare statunitense presente nell’area. Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti John Bolton ha infatti ufficializzato l’invio di due navi militari nel Golfo Persico, per lanciare "un chiaro e inequivocabile segnale al regime iraniano. Ogni attacco contro gli interessi degli Stati Uniti o dei nostri alleati sarà affrontato con una forza spietata."
Le relazioni tra Stati Uniti e Iran sono rapidamente peggiorate nel corso dell'ultimo mese, dopo l'imposizione da parte di Washington di pesanti sanzioni contro aree chiave dell'economia iraniana con l’intento di far cambiare atteggiamento a Teheran.