Sono 31 i carri armati M1 Abrams, i più sofisticati nell’arsenale statunitense, che saranno forniti all’Ucraina. E che gli esperti considerano potenzialmente cruciali per le offensive militari di Kiev contro le truppe russe.
La promessa di inviare gli Abrams – che costano circa 9 milioni di dollari l’uno - giunge assieme allo sblocco da parte della Germania dell’invio di carri armati tedeschi Leopard 2 come parte di un accordo tra Washington e Berlino sulle forniture a Kiev dei più potenti mezzi corazzati occidentali a disposizione.
In realtà la decisione di Washington viene considerata come un’azione di copertura politico-militare proprio per la Germania e i paesi alleati. Infatti, non è stata svelata una precisa data di consegna degli Abrams e, secondo analisti, potrebbero occorrere anni perché i carri armati statunitensi raggiungano l’Ucraina.
La decisione americana va, tuttavia, incontro alle richieste di Berlino di un nuovo salto di qualità nell’impegno della Casa Bianca, spezzando le resistenze che aveva finora mantenuto citando la difficoltà di operare gli Abrams. Così facendo, l’amministrazione statunitense intende sbloccare l’invio assai più rapido di carri armati dalla Germania e da altri paesi, quali la Polonia, che ha già offerto la sua disponibilità.