Dopo quasi due anni, Vladimir Putin è tornato a parlare davanti al Parlamento russo. Non succedeva dall’aprile del 2021. Il capo del Cremlino si è concentrato sul conflitto in Russia, quello che Putin si ostina a definire “operazione militare speciale”, e sull’andamento dell’economia.
Ecco i principali passaggi.
“Parlo in un momento molto complesso e decisivo di cambiamenti radicali che definiranno il futuro del nostro paese e popolo”.
“Su ciascuno di noi c'è una grandissima responsabilità per difendere il nostro paese e liquidare la minaccia del regime neo nazista”.
“L’occidente ha giocato con la vita delle persone”.
“L’Occidente vuole eliminare per sempre la Russia”.
“Usa e Nato hanno portato avanti atteggiamenti imperiali”.
“Nessun paese al mondo ha un numero di basi militari (fuori dai propri confini, ndr) come gli Usa”.
“Più armi a lunga distanza arrivano in Ucraina, più lontano saremo costretti a respingere la minaccia dai nostri confini”.
“L’Ucraina voleva dotarsi di armi nucleari, voleva attaccare, oltre al Donbass anche la Crimea, e l’Occidente l’ha preparata a una grande guerra e oggi lo riconosce. L’Occidente ha già speso 150 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina, il flusso di denaro non diminuisce”.
“La Russia voleva una soluzione pacifica in Ucraina per evitare l’intervento militare, ma l’Occidente giocava con carte false per ingannare Mosca”.
“La Russia ha svolto pazientemente trattative per uscire pacificamente dal conflitto in Donbass, ma alle nostre spalle l'Occidente ordiva un altro scenario”.
“L’Occidente si è impegnato in imbrogli, ha chiuso gli occhi sugli omicidi politici e sulle repressioni del regime di Kiev e ha incoraggiato i nazisti a commettere atti terroristici”.
“L’economia russa ha superato tutti i rischi. Abbiamo tutto per garantire la sicurezza e lo sviluppo del Paese. Nel 2022 il calo del Pil è stato del 2,1% rispetto alle previsioni molto peggiori del marzo del 2022, dopo l’avvio dell’operazione militare in Ucraina”.
“La forza di deterrenza nucleare della Russia è dotata al 90% di armi avanzate: un livello che dovrebbe essere esteso all’intero esercito”.
“L’Occidente intende trasferire un conflitto locale in una fase di confronto globale. Il progetto anti-russo fa parte della politica revanscista dell’Occidente. C’è solo un’idea: accendere una guerra in Europa tramite le mani di qualcun altro”.
“L’obiettivo vero delle grandi potenze occidentali è instillare nel mondo valori neoliberisti, essenzialmente totalitari”.
“A seguito delle campagne militari statunitensi, circa un milione di persone sono morte e più di 30 milioni sono diventate profughe”.
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