Sono previste nel prossimo autunno le presidenziali in Tunisia. E Kais Saied, che punta ad essere rieletto, non vuole farsi mancare la “consulenza” di Vladimir Putin.
L’Isie (Istanza superiore indipendente per le elezioni), organismo che organizza gli scrutini in Tunisia, nato in seguito alla rivoluzione del 2011 (la cosiddetta ‘primavera araba’), teoricamente svincolato da ogni influenza, ma ormai composto di membri tutti nominati dal presidente attuale, ha firmato nei giorni scorsi un memorandum di cooperazione con la Commissione elettorale centrale della Federazione di Russia.
Il presidente Saied, in crisi con l’Europa e più in generale con l’Occidente, oltre ad essere sempre più autoritario in patria, stringe così i rapporti con Mosca e prende a modello il Cremlino in vista del voto.