Dallo scandalo svizzero UBS ai Malta Files, le ultime rivelazioni mettono in luce una rete globale
6 Novembre, 2017
Ultimo aggiornamento: 03/03/2018 13:05
MondoStrategie & RegoleNews
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La voce di quoted
Sono oltre 13 milioni i documenti dello scandalo Paradise Papers, sottratti a due società e pubblicati dalla testata tedesca Süddeutsche Zeitung, che li ha poi condivisi con l’International Consortium of Investigative Journalists (Icij). I file descrivono le attività off-shore di soggetti note come la regina Elisabetta II e Bono Vox. Emergono nuove persone coinvolte, ma la storia è sempre la stessa: le società off-shore hanno sede legale in paesi diversi da quelli in cui le aziende operano, di norma scelti sia per la riservatezza sia per i vantaggi fiscali che offrono, oltreché per gli scarsi controlli e i pochi adempimenti contabili.
Alcune delle "celebrities" coinvolte nei "Paradise Papers"
Dal 2008 al 2017 ne sono accaduti di scandali. Da quello svizzero targato UBS ai Malta Files, le ultime rivelazioni sui "Paradise Papers" mettono in luce una rete internazionale che si estende dall'Europa alla Cina, passando per gli Stati Uniti e i Caraibi. Un mix di paradisi fiscali, evasione e riciclaggio di denaro.
Ecco in ordine temporale i fatti accaduti dal 2008 al 2017:
2008 - scandalo UBS
2013 - Offshore Leaks
2014 (gennaio): China Leaks
2014 (novembre): Luxembourg Leaks
2015 - Swiss Leaks (elenchi HSBC)
2016 (aprile): Panama Papers
2016 (settembre) - 2017 (febbraio): Bahamas Leak e Money Island
La fonte rappresenta lo spunto dal quale "qb" ha selezionato gli elementi ritenuti più rilevanti.
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Sono oltre 13 milioni i documenti dello scandalo Paradise Papers, sottratti a due società e pubblicati dalla testata tedesca Süddeutsche Zeitung, che li ha poi condivisi con l’International Consortium of Investigative Journalists (Icij). I file descrivono le attività off-shore di soggetti note come la regina Elisabetta II e Bono Vox. Emergono nuove persone coinvolte, ma la storia è sempre la stessa: le società off-shore hanno sede legale in paesi diversi da quelli in cui le aziende operano, di norma scelti sia per la riservatezza sia per i vantaggi fiscali che offrono, oltreché per gli scarsi controlli e i pochi adempimenti contabili.