L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, con il voto favorevole dell’Italia, ha votato nella notte per permettere ai parlamentari russi di ritornare a Strasburgo da stamattina e che teoricamente evita il rischio che la Russia abbandoni, come ha minacciato, il Consiglio d’Europa.
La Russia era stata sospesa dal Consiglio d’Europa, la più antica tra le istituzioni europee, nel 2014 dopo l’annessione della Crimea e lo scontro con l’Ucraina. Ora spetta a Mosca decidere se è soddisfatta con quanto ha ottenuto e se quindi rinvierà nuovamente una delegazione parlamentare a Strasburgo, che potrà votare mercoledì per eleggere il nuovo segretario generale del Consiglio d’Europa.
In gioco c’è la sopravvivenza del Consiglio d’Europa, perché la Russia, dopo esser stata sospesa, ha deciso tre anni fa di non pagare più la sua quota, lasciando un buco di circa 60 milioni di euro nelle casse del Consiglio, che ha un budget annuale di circa 330 milioni ed è stato costretto quest’anno a pianificare un taglio del 10% del personale.