11 settembre, the day after

Cosa accadde il 12, 13 e 14 settembre

11 settembre, the day after
Osama Bin Laden

Mercoledì 12 settembre

ore 8.00 (ora di Tokyo)

A causa del fuso orario, la Banca centrale del Giappone è la prima a mettere in pratica la strategia finanziaria concordata dai grandi istituti finanziari del pianeta. Per impedire il crollo dei mercati Tokyo immette circa duemila miliardi di yen (18 miliardi di euro), frenando la caduta dell’indice Nikkei. In Europa, la Bce fa lo stesso con 69 miliardi di euro, in attesa di un ulteriore apporto di 50 miliardi di dollari promesso dal presidente della Federal Reserve statunitense, Alan Greenspan.

Gli attentatori hanno un nome. Viene pubblicata la foto di uno dei presunti terroristi identificati dall’Fbi: è Mohammed Atta, 33 anni, che avrebbe preso il brevetto di volo in Florida. Settemila agenti federali sono coinvolti nelle indagini. Primi arresti in Florida e ad Amburgo (Germania). Si cercano i fiancheggiatori dei dirottatori.

Ore 12.30

Il presidente Bush definisce gli attacchi “atti di guerra”. Il segretario di Stato Colin Powell chiede “una risposta coordinata e completa da parte della società occidentale”. La Nato annuncia l’applicazione dell’articolo 5 del Trattato dell’Alleanza, secondo cui un attacco contro uno dei suoi membri è considerato come un attacco contro tutti i paesi dell’alleanza.

Giovedì 13 settembre

Quasi tutti gli occidentali vengono evacuati da Kabul. La capitale dell’Afghanistan è uno degli obiettivi più probabili della reazione statunitense: durante una conferenza stampa, Colin Powell indica per la prima volta bin Laden come il principale sospettato. Il capo supremo dei taliban, Mollah Omar, respinge ogni accusa di coinvolgimento e tenta di discolpare bin Laden.

Ore 12.00

Riapre il traffico aereo negli Stati Uniti.

Ore 16.30

Due uomini e una donna, imbarcati su un volo dell’American Airlines in attesa di decollare dall’aeroporto Kennedy di New York, vengono fermati. Altri arresti all’aeroporto di Los Angeles. Uno dei fermati, in possesso di un brevetto di volo, ha un biglietto aereo valido per l’11 settembre, il giorno degli attentati. Il volo era stato annullato all’ultimo momento. Altre persone vengono fermate all’aeroporto La Guardia di New York.

Ore 19.30

Primo bilancio delle vittime al Pentagono: 190 dispersi. Il vicepresidente Dick Cheney viene trasferito per precauzione a Camp David. Tutte le manifestazioni culturali e sportive nel paese vengono sospese. Recuperate le scatole nere del volo precipitato in Pennsylvania e di quello che ha colpito il Pentagono. Venerdì 14 settembre I vertici politici degli Usa (presenti gli ex presidenti Bush senior, Clinton, Carter e Ford) si riuniscono nella cattedrale di Washington per la messa in onore dei caduti.

Venerdì 14 settembre

Ore 15.00

Il Congresso approva lo stanziamento di 40 miliardi di dollari per aiuti d’urgenza alle zone colpite e all’unanimità i senatori adottano una risoluzione che autorizza il presidente Bush a “usare la forza necessaria e appropriata”. Cinquantamila riservisti delle forze armate potrebbero essere richiamati. Riaprono i tre aeroporti di New York.

Ore 16.00

George W. Bush arriva tra i soccorritori che scavano al World Trade Center, tre giorni dopo gli attentati. In una conferenza stampa Colin Powell minaccia il governo di Kabul: “Non potete separare le vostre attività da quelle dei criminali che ospitate”.

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