Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha supervisionato personalmente il test di successo di un missile ipersonico, il secondo del genere effettuato da Pyongyang in meno di una settimana (il terzo da settembre 2021).
È quanto riferito dai media statali nordcoreani. Il missile che trasportava una "testata planante ipersonica" ha colpito un "bersaglio in mare a 1.000 km di distanza", ha affermato la Korea Central News Agency (Kcna), aggiungendo che il test ha confermato "l'eccellente manovrabilità dell'unità da combattimento ipersonica".
I missili ipersonici in genere raggiungono Mach 5, cinque volte la velocità del suono, o anche di più. Sono più veloci e manovrabili dei missili standard, il che li rende più difficili da intercettare per i sistemi di difesa, su cui gli Stati Uniti spendono miliardi di dollari.
Da quando Kim Jong Un è salito al potere dieci anni fa, la Corea del Nord ha rapidamente fatto passi in avanti sul fronte della tecnologia militare: ma alcuni analisti hanno messo in dubbio i progressi. "È più corretto descriverlo come un veicolo di manovra di rientro" che come un’arma ipersonica, secondo Ankit Panda del Carnegie Endowment for International Peace di Washington.
“La cosiddetta arma ipersonica non è tecnologicamente pronta per essere schierata” dalla Corea del Nord, aggiunge Leif-Eric Easley, professore alla Ewha University di Seul, pur riconoscendo che “la capacità di Pyongyang di minacciare i suoi vicini continua comunque a crescere”.
La Corea del Nord, tuttavia, non è la sola a osare. Anche Russia, Stati Uniti e Cina hanno affermato di aver testato con successo veicoli alianti ipersonici, una tecnologia in cui la Russia è ampiamente considerata il leader mondiale.