“La questione dell’appartenenza alle alleanze non è in agenda”. Così ha risposto Olaf Scholz ad una domanda sull’ipotesi dell’ingresso dell’Ucraina alla Nato, durante la conferenza stampa a Kiev a fianco del presidente ucraino Volodimyr Zelenskij.
“Ed è proprio per questo - ha continuato il cancelliere tedesco - che è un po’ strano osservare che il governo russo stia mettendo al centro di grandi problematiche politiche qualcosa che in pratica non è all’ordine del giorno. In un certo senso, è questa la sfida che stiamo effettivamente affrontando: che qualcosa che non è affatto il problema ora sia diventato un problema”.
In generale, “vale la pena compiere ogni sforzo” per arrivare ad una soluzione diplomatica della crisi ucraina, ha sottolineato ancora Scholz (in ballo con la Russia ci sono per la Germania rilevanti interessi economici a partire dal gasdotto offshore Nord Stream 2 che collega direttamente la Federazione alla prima economia europea).
Gli fa eco il governo russo. Ci sono “sempre” chance di raggiungere un accordo con i Paesi Occidentali, ha affermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Parole che suonano come una doccia fredda per Kiev che vede allontanarsi la prospettiva di adesione alla Nato che, secondo il presidente ucraino, Volodimir Zelenskij, garantirebbe la sicurezza del suo paese.