Dal 2014 a oggi la Russia ha finanziato con 300 milioni di dollari partiti politici e candidati in oltre 20 Paesi per accrescere la propria influenza. A dirlo è un rapporto dell’intelligence statunitense. Gli Usa ritengono che queste siano stime minime e che la Russia ha probabilmente versato segretamente ancora più fondi che non sono stati rintracciati, ha affermato un alto funzionario di Washington.
Il segretario di Stato Antony Blinken ha citato fonti dell’intelligence in un messaggio inviato ad ambasciate e consolati americani, molti dei quali si trovano in Europa, Africa e sud dell’Asia. Non vengono fatti nomi o citati Paesi, ma dagli Stati Uniti si dicono sicuri di poterli fornire in tempi brevi.
Si tratta di informazioni declassificate di un report dell’intelligence Usa - contrassegnato come “sensibile” e non destinato a un pubblico straniero - che contengono una serie di punti di discussione che i diplomatici statunitensi erano stati incaricati di sollevare con i governi ospitanti in merito alle presunte interferenze russe.
Per ora il Washington Post parla esplicitamente di soli quattro Paesi: Albania, Montenegro, Madagascar e, probabilmente, Ecuador. Nel frattempo, Palazzo Chigi ha reso noto che il governo italiano non è stato al momento contattato dagli Stati Uniti. Ma è una potenziale ‘bomba’ che rischia di esplodere nei prossimi giorni.