Il direttore generale del Mes, il tedesco Klaus P. Regling, rassicura l’Italia sull’uso del Meccanismo europeo di stabilità in un’intervista al Corriere della sera. Se il nostro Paese dovesse accettare di utilizzare la linea di credito per coprire le spese sanitarie, secondo lui, non farebbe la stessa fine della Grecia che fu sottoposta dalla Troika a sacrificali condizioni di rimborso.
La differenza rispetto alle altre linee di credito, nella visione di Regling, sta nel fatto che la possibilità di ricorrere al Mes per le spese sanitarie è ora resa disponibile a tutti i Paesi allo stesso tempo e non ad un solo Paese nello specifico che si trova in una temporanea situazione di difficoltà. Si tratta di “una novità rispetto a quanto avvenuto una decina di anni fa”, spiega Regling.
Così come i prestiti fatti anche a Irlanda e Portogallo previdero condizionalità dettagliate e differenziate. Ma questa volta non dovrebbe andare così. La sola condizione da coprire riguarda i “costi diretti e indiretti connessi al sistema sanitario in termini di cura e prevenzione”, spiega Regling.