La Croazia, con una popolazione poco superiore a 4 milioni, è pronta a fare il suo ingresso nell’Eurozona dal primo gennaio del 2023. La Commissione europea ha dato il suo parere positivo: diventerà dunque il ventesimo Paese ad adottare la moneta unica.
Zagabria - si legge nella valutazione di Bruxelles - “soddisfa i quattro criteri di convergenza nominale e la sua legislazione è pienamente compatibile con i requisiti del Trattato e dello Statuto del Sistema europeo delle banche centrali/Bce”. Ora la decisione finale spetta all’Ecofin ed è attesa per il 12 luglio, dopo una discussione nel Consiglio Europeo, nell’Eurogruppo e dopo i pareri del Parlamento Europeo e della Bce.
La Commissione ritiene che la Croazia, che evidenzia un Pil pro-capite pari a poco più di 14mila dollari a fronte, ad esempio, dell’Italia con circa 32mila e della Germania con 46mila (come riporta My Data Jungle), soddisfi i quattro parametri di Maastricht (stabilità dei prezzi, sostenibilità delle finanze pubbliche, tasso di cambio, tassi di interesse a lungo termine) per entrare nell’Unione economica e monetaria ed evidenzia che l’economia croata è “ben integrata” con quella dell’Eurozona, che può contare ad oggi su oltre 340 milioni di cittadini che utilizzano la moneta unica.
In particolare, il disavanzo è sceso al 2,9% del Pil nel 2021 e si prevede un ulteriore calo al 2,3% nel 2022 e all’1,8% nel 2023. Il rapporto debito pubblico/Pil è “relativamente elevato” (vicino all’80% nel 2021) ma i rischi per la sostenibilità o nel medio termine sono valutati come medi.