Le forze russe hanno lanciato oggi (10 febbraio) un “massiccio attacco” missilistico contro l’Ucraina; sono state “colpite” infrastrutture energetiche. Secondo il governatore di Mykolaiv, Vitaliy Kim, finora sono stati lanciati 40 missili Calibur e X101.
Durante l’attacco, due missili da crociera russi Kalibr hanno attraversato lo spazio aereo rumeno. Lo sostiene il comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny: “Il 10 febbraio due missili da crociera Kalibr russi hanno attraversato il confine di Stato dell’Ucraina con la Repubblica di Moldavia. Intorno alle 10:33, questi missili hanno attraversato lo spazio aereo rumeno per poi rientrare in quello ucraino nel punto di intersezione del confine dei tre Stati. I missili sono stati lanciati dal Mar Nero”.
Il ministero della Difesa di Bucarest non ha tuttavia confermato la notizia, sostenendo anzi che i sistemi di sorveglianza hanno rilevato quello che sembrava un missile da crociera lanciato da una nave russa vicino alla Crimea, ma che non ha attraversato lo spazio aereo rumeno.
Nelle ore precedenti, durante la notte tra il 9 e il 10 febbraio, la città di Zaporizhzhia, nel sudest dell’Ucraina, era stata colpita 17 volte in un’ora: lo ha reso noto un funzionario ucraino, come riporta la Cnn. Sotto attacco c’è anche la città e la regione di Kharkiv.
L’Ucraina sarebbe intanto pronta – secondo quanto scrive il quotidiano britannico The Times - a usare missili a lungo raggio forniti dal Regno Unito per colpire la Crimea annessa dalla Russia nel 2014, in una potenziale escalation del coinvolgimento occidentale nel conflitto.