La Russia vuole il ritiro delle truppe straniere della Nato dalla Romania e dalla Bulgaria, Paesi membri dell’Alleanza atlantica, nell’ambito di un trattato per la de-escalation della crisi ucraina.
“Non c’è ambiguità - scrive il ministero degli Esteri russo in risposta a una domanda scritta -. Si tratta del ritiro delle forze straniere, degli equipaggiamenti e degli armamenti, al fine di tornare alla situazione del 1997 in quei Paesi che all’epoca non erano membri della Nato. È il caso della Romania e della Bulgaria”.
Una richiesta difficilmente ricevibile da parte dell’Alleanza Atlantica, di cui Sofia e Bucarest fanno parte dal 2004.
Il Cremlino ha intanto reagito freddamente a un’iniziativa del Parlamento russo per riconoscere due regioni secessioniste filorusse nell’Ucraina orientale come stati indipendenti.
La Duma terrà consultazioni la prossima settimana su un’idea per riconoscere l’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk e la Repubblica Popolare di Luhansk nel Donbass.