La tensione nel Donbass, sulla linea di contatto tra russi e ucraini, resta alta, con l’Occidente che stenta a scorgere una via d’uscita diplomatica alla crisi e il presidente degli Stati Uniti che torna a parlare della possibilità di un’invasione russa “nei prossimi giorni”. L’Europa ha già pronto un pacchetto di sanzioni nel caso di invasione che prevede anche il bando finanziario dal sistema Swift.
I principali fatti di oggi (18 febbraio 2022).
Ore 17.08 C’è stata un’esplosione nei pressi di un edificio del governato separatista a Donetsk, nell’area contesa tra Russia e Ucraina. Secondo le autorità filorusse si tratterebbe di un’autobomba.
Ore 16.44 Iniziata l’evacuazione di massa dei residenti di Donetsk nel Donbass.
Ore 16.10 Putin: “Kiev continua a sabotare gli accordi di Minsk”.
Ore 15.49 Il cancelliere Scholz: “L’adesione dell’Ucraina alla Nato non è in agenda”.
Ore 15.40 Appello dei separatisti: “Prendete le armi”.
Ore 15.26 Al via l’evacuazione dei civili dai territori filo russi. Le autorità dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk e quelli di Luhansk hanno organizzato un’evacuazione di massa della popolazione residente verso la Russia a partire da oggi. Lo ha annunciato il capo dell’autoproclamata Repubblica, Denis Pushilin, secondo il quale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky starebbe per ordinare ai militari di passare all’offensiva, per attuare un piano per invadere quei territori.
Ore 14.58 Putin: “Situazione nel Donbass sta peggiorando. Trattiamo sui missili solo con garanzie di sicurezza, ma solo se i colloqui includono le richieste di garanzie sulla sicurezza avanzate da Mosca”. Il capo del Cremlino si è detto poi convinto che sanzioni contro la Russia nell’ambito della crisi ucraina saranno imposte comunque e che gli occidentali troveranno “una scusa per imporle”.