Si è concluso a Istanbul il round di colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina. L’esito del faccia a faccia mediato da Ankara ha segnato qualche progresso rispetto allo stallo degli ultimi round di trattative. Il negoziatore russo Vladimir Medinsky ha detto che “i colloqui sono stati costruttivi”. Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha dichiarato che “è stato raggiunto il più significativo progresso nei negoziati in corso tra Russia e Ucraina”.
I colloqui non hanno sortito, tuttavia, quello che era stato indicato come il primo obiettivo dell’Ucraina: il cessate il fuoco. Anche fra i partner internazionali, c’è chi si mostra meno ottimista sugli sviluppi del braccio di ferro negoziale. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, sostiene di non aver visto “reale serietà” da Mosca: “Un conto è quello che dice la Russia e un conto quello che fa. Siamo concentrati su quest’ultimo”.
Anche Bruxelles preferisce la via della cautela: “Trattiamo le negoziazioni di pace a Istanbul con una certa cautela - ha detto un funzionario europeo all’Ansa -. La priorità, in questo momento, è che si arrivi a un cessate il fuoco duraturo sul campo, rispettato dalla Russia. Poi si vedrà se tutte le richieste hanno senso dal punto di vista politico”. Lo stesso capo della delegazione russa alle trattative, Vladimir Medinsky, ha sottolineato che resta “un lungo cammino” prima di un accordo di pace.
Si intravedono comunque i punti chiave di un eventuale accordo fra le parti. La Russia ha ricevuto proposte scritte dall’Ucraina che confermano le sue aspirazioni di neutralità e di Paese denuclearizzato. Kiev non è intenzionata a entrare nella Nato, ma esige che Mosca non si opponga al suo ingresso nel perimetro dell’Ue. Sul versante russo, Mosca insiste sul riconoscimento dell’indipendenza di Donbass e Crimea. Mosca non manifesta ostilità, invece, all’adesione di Kiev all’Ue.
Intanto, la Russia ha annunciato una riduzione “radicale” (confermata anche dagli Usa) dell’attività militare nelle regioni ucraine di Kiev e Chernihiv: lo ha reso noto il ministero della Difesa.