La probabilità di una vittoria militare ucraina che cacci via tutti i russi dal Paese, inclusa la Crimea, non è alta.
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“La probabilità di una vittoria militare ucraina che cacci via tutti i russi dal Paese, inclusa la Crimea, non è alta nel breve periodo”. Lo ha detto il Capo di stato maggiore statunitense, Mark Milley, in una conferenza stampa al Pentagono, aggiungendo che “politicamente, ci potrebbe essere una soluzione che include un ritiro di Mosca; questo è possibile. I russi hanno fallito da un punto di vista strategico e tattico in tutta l’Ucraina”. Per il generale l’arrivo dell’inverno comporterà un naturale calo nelle battaglie sul campo e per questo “potrebbe essere una buona finestra per negoziare la pace”. Quelle statunitensi sono parole che pesano e suonano come un avvertimento per Zelensky. In realtà, già da tempo gli Usa inviano alcuni segnali di insofferenza verso il governo ucraino, reo di essere troppo pretenzioso e per così dire audace, rischiando di far precipitare il mondo verso un conflitto globale. Al contrario, Washington sembra ora propensa a trovare un accordo con Mosca.