Così in 80 mila hanno dovuto spostarsi altrove. Oggi, circa 160 km del fiume Tigri e un complesso di 315 chilometri quadrati di territorio sono completamente sommersi dalle acque.
Eppure, baciata dalla fortuna in virtù di una posizione che per millenni si è rivelata strategica, Hasankeyf prosperò anche per tutta la lunga epopea della Via della Seta. Estranea alla civilizzazione degli ultimi tre secoli, l’antica città sul Tigri è rimasta identica a se stessa, abitata dai lontani discendenti dei padri fondatori.
La volontà di creare una diga in quell’area del bacino del Tigri, la provincia di Batman precede di gran lunga l’insediamento di Erdogan, ma il Sultano ci ha poi messo del suo. Il tutto è parte di un progetto globale di irrigazione del Sud-est dell'Anatolia, pensato già dagli anni Cinquanta, ma messo in pratica a partire dagli anni Ottanta.
Per quanto riguarda la diga Ilisu e la conseguente triste fine di Hasankeyf, a nulla sono valse le resistenze a livello internazionale e interno, sia dei movimenti ecologisti, che di quelli conservazionisti, men che meno di quelli umanitari che vedevano e vedono in quella rivoluzione idrogeografica la volontà di cancellazione dell'identità e della storia del popolo curdo.