La Turchia, che ha il piede in due staffe, blocca il Bosforo alle navi da guerra

Dopo aver permesso alla Russia di dispiegare gran parte della sua flotta nella base di Sebastopoli, nella Crimea occupata nel 2014, la Turchia chiude l’accesso al Mar Nero

Ankara blocca il Bosforo alle navi da guerra

Stop alle navi da guerra nel Mar Nero. La Turchia ha infatti bloccato a tutte le navi militari l’accesso agli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, che collegano il Mediterraneo e il Mar Nero. Come ha annunciato il ministro degli Esteri turco, Mehmet Cavusoglu, Ankara ha “avvertito tutti i Paesi litoranei e non litoranei di non attraversare lo stretto con le navi da guerra”. In base alla convenzione di Montreux del 1936, le navi militari di paesi in guerra non possono passare gli stretti, che sono sotto sovranità turca.

La Russia ha già dispiegato gran parte della sua flotta nella base di Sebastopoli, nella Crimea occupata nel 2014. L’analista turco Yoruk Isik sostiene tuttavia che nel Mediterraneo vi è ancora una serie di vascelli russi, alcuni appartenenti alla flotta nel mar Nero. L’Ucraina aveva chiesto il blocco del Bosforo alle navi russe subito dopo l’attacco di giovedì scorso.

In realtà, la Russia da Stato rivierasco del Mar Nero ha diritto a far rientrare le proprie navi presso le basi navali della Crimea, almeno fino a quando la marina russa non costituisca un pericolo per Ankara o la Turchia non diventi parte del conflitto.

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