Dopo serrati colloqui a porte chiuse, la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas) ha annunciato che saranno revocate le pesanti sanzioni contro il Niger, tra cui la chiusura delle frontiere, il congelamento dei beni della sua Banca centrale e la sospensione delle transazioni commerciali.
In un comunicato si afferma che la decisione è stata assunta per ragioni umanitarie, ma che la mossa può essere interpretata come un gesto di pacificazione.
L’Ecowas cerca infatti di persuadere i tre Stati golpisti del Sahel (Niger, Mali, Burkina Faso) a rimanere nella cinquantennale organizzazione internazionale. La loro prevista uscita comporterebbe una disordinata separazione dai flussi commerciali e dei servizi del blocco, per un valore di quasi 150 miliardi di dollari all’anno.