“Il Consiglio europeo ha deciso di avviare i negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldavia. E ha concesso lo status di candidato alla Georgia. Inoltre, l’Ue avvierà i negoziati con la Bosnia-Erzegovina una volta raggiunto il necessario grado di conformità ai criteri di adesione e ha invitato la Commissione a riferire entro marzo per prendere una tale decisione. Un chiaro segnale di speranza per la loro gente e per il nostro continente”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
“L’adesione dell’Ucraina all’Ue è una pessima decisione. L’Ungheria non vuole partecipare a questa cattiva decisione”. Con queste parole postate su X ha sintetizzato la situazione il primo ministro ungherese Viktor Orban che non era presente nella sala del Consiglio europeo al momento della decisione sull’avvio dei negoziati per l'ingresso di Kiev nell’Ue.
Dato che in questi casi le regole prevedono che la decisione sia approvata all’unanimità da parte dei presenti, è bastato per Orban assentarsi dalla sala per far sì che la sua contrarietà non bloccasse la decisione presa dai 26 Stati membri.