Il ministro dell'Interno invita il collega francese Castaner a Roma "per un confronto sui dossier aperti" e "confermare la volontà di collaborazione" fra i due Paesi. Stizzita la replica: "Non mi faccio convocare da nessuno". Di Maio smorza i toni: "Noi siamo zen. Non abbiamo mai smesso di tendere la mano alla Francia", ma insiste sui gilet gialli ("Non mi pento").
Intanto cominciano a pesare sull’economia le tensioni tra Italia e Francia, tanto che la compagnia di bandiera transalpina ha deciso di sfilarsi dal tentativo di salvataggio di Alitalia. La mossa, se confermata, complicherebbe la ricerca di un partner industriale per Fs nell'operazione che punta al rilancio della compagnia aerea. Secondo il vicepremier Luigi Di Maio, l’uscita di scena del vettore francese non sarebbe dovuta ai fatti degli ultimi giorni.
Le relazioni tra i due paesi non sono limitate ad Alitalia e la presenza di Parigi si è fatta più intensa negli anni recenti. Da Bnp-Paribas a Credit Agricole fino all'ombrello di Lvmh e Kering su marchi storici come Bulgari e Gucci. Nel 2017 gli scambi commerciali fra i due Paesi sono stati pari a 76,6 miliardi. E se si guarda agli investimenti diretti, la Francia è fra i primi paesi impegnati in Italia, dove controlla oltre 1.900 imprese in cui lavorano 250 mila dipendenti. L'Italia è, invece, all'ottavo posto fra gli investitori stranieri nelle imprese francesi.