Copyright, il Parlamento europeo approva la controversa riforma

Il Parlamento europeo ha approvato la riforma del copyright. Il via libera dall'aula di Strasburgo è arrivato con 348 sì, 274 no e 36 astenuti. Le nuove norme, che includono salvaguardie alla libertà di espressione, consentiranno a creatori ed editori di notizie di negoziare con i giganti del web. Prevista la possibilità per gli editori di stampa di negoziare accordi con le piattaforme per farsi pagare l'utilizzo dei loro contenuti.

Copyright, Strasburgo approva la controversa riforma

Gli snippet brevi - le parole che descrivono un articolo - non sono protetti. I link restano liberi e gratuiti. Gli introiti dovranno essere condivisi con i giornalisti.

Viene, inoltre, riconosciuto il diritto a colmare il divario tra i ricavi che le grandi piattaforme commerciali realizzano diffondendo contenuti protetti da copyright e la remunerazione agli autori o detentori dei diritti. Gli utenti non rischiano più sanzioni per aver caricato online materiale protetto da copyright non autorizzato, ma la responsabilità sarà delle grandi piattaforme come YouTube o Facebook. Invece, le piccole sono esentate e le medie hanno obblighi ridotti.

Il caricamento di contenuti su enciclopedie online che non hanno fini commerciali come Wikipedia o su piattaforme per la condivisione di software open source, come GitHub, e sui cloud è escluso dall'obbligo di rispettare le nuove regole sul copyright.

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Indicatori

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com