“Fino a che la disoccupazione non sarà dimezzata in Italia spenderemo tutto quello che dovremo spendere e se qualcuno a Bruxelles si lamenta ce ne faremo una ragione”, ha aggiunto. Parole che hanno contribuito a spingere lo spread al rialzo con il differenziale che ha chiuso martedì 14 maggio a 280 punti.
"Mi sembra abbastanza irresponsabile far aumentare lo spread in quel modo, come sta accadendo in queste ore, parlando di sforamento del rapporto debito/Pil, che è ancora più preoccupante dello sforamento del rapporto deficit/Pil". È la replica del vicepremier Luigi Di Maio.
“Questo - ha aggiunto il leader del M5s - è un Paese che ha 300 miliardi di euro di evasione fiscale. Prima di spararle sul debito/Pil mettiamoci a tagliare tutto quello che non è stato ancora tagliato in questi anni di spese inutili, di grande evasione e di spending review da un punto di vista strutturale anche degli enti locali che sprecano ancora tanti soldi, non solo nei vitalizi che gli abbiamo già tagliato, ma anche in tanti altri sprechi della politica”.