Proprio mentre il governo italiano è impegnato in una difficile discussione interna sulla linea da seguire nella trattativa con Bruxelles, arriva da Berlino una dichiarazione molto pesante, in grado di spostare gli equilibri. "Noi sosteniamo la responsabilità del presidente Juncker" ha detto Steffen Seibert, portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel.
La domanda che era stata fatta a Seibert era precisa: “che cosa ne pensa delle iniziative della Commissione Europea nei confronti dell'Italia?”. La risposta non lascia dubbi interpretativi: “Non commento quello che il presidente Juncker ha detto (“L'Italia sta prendendo una direzione sbagliata. Rischia di rimanere per anni nella procedura d'infrazione”, ndr). E' suo compito, da presidente della Commissione Ue, monitorare se le regole vengono rispettate o meno dagli Stati membri. Noi sosteniamo la responsabilità del presidente Juncker".
Una tegola non da poco su una maggioranza di governo in Italia, spaccata tra due anime: quella dialogante con Bruxelles, per evitare a tutti i costi una procedura, rappresentata dal premier Conte e dai ministri Tria e Moavero; e quella che punta alla linea dura, incarnata dai due vicepremier, Di Maio e, soprattutto Salvini, che proprio stamani aveva detto “"Questa commissione delegittimata dal voto non può sanzionarci".
Ma, a stretto giro, da Berlino è arrivata una super-legittimazione all'esecutivo comunitario e alla sua proposta di avviare una procedura d'infrazione nei confronti di Roma.