Diventa sempre più probabile che, nell'ambito del rinnovo delle cariche istituzionali europee necessario dopo il voto del 26 maggio, Margrethe Vestager non debba lasciare Palazzo Berlaymont ma, anzi, “ascendere” alla poltrona più importante della Commissione Europea.
Anche la stampa tedesca sembra credere sempre più alla possibilità che l'attuale commissaria alla Concorrenza del mercato europeo possa succedere a Jean Claude Juncker quale presidente della Commissione. Più che le sue coraggiose scelte in tema di abbigliamento, rilevate da Die Welt, la danese Vestager ha due indubbi meriti.
È stata una ottima responsabile dell'Antitrust europeo dato che ha contrastato con efficacia i tentativi egemonici dei colossi americani del tech. In più, nel Parlamento europeo, è appartenente al gruppo dei Liberaldemocratici (Alde) capeggiato da Macron, che la sostiene proprio quale miglior figura anti-Weber, il capofila dei popolari europei Manfred Weber apertamente sostenuto da Angela Merkel.
La cancelliera potrebbe cedere sul nome di Margrethe Vestager ma per far pesare il “sacrificio” ai fini di un'altra nomina, almeno altrettanto pesante quanto quella del capo della Commissione: quella di Jens Weidmann, Presidente della Deutsche Bundesbank, come nuovo presidente della Bce, al posto di Mario Draghi, in scadenza a ottobre. E in questo giro di nomine, rientrerebbe l'Italia, che potrebbe andare ad occupare la casella lasciata da Vestager.