Da oggi 48 ore di riunioni a Bruxelles, fondamentali per i prossimi cinque anni dell'Unione Europea e non meno importanti anche per l'Italia.
Si inizia con il Consiglio Europeo. I 28 capi di stato e di governo dell'Unione tentano di trovare l'accordo sulle nomine, accordo che non è stato trovato nella maratona negoziale di domenica sera. Si riparte dal cosiddetto "pacchetto di Osaka" l'accordo tra alcuni paesi raggiunto al G20 giapponese che vede quale nuovo capo della commissione il socialdemocratico olandese Frans Timmermans. Ma la scelta è osteggiata da 11 paesi, tra cui il blocco di Visegrad e l'Italia. “Non accettiamo pacchetti precostituiti” ha detto ieri il premier Conte il quale oggi su Facebook aggiunge: "Darò il mio contributo affinché tra le famiglie europee si trovi il giusto equilibrio".
E Conte è impegnato anche sull'altro tavolo europeo, che inizia mercoledì: quello a Palazzo Berlaymont, per evitare la procedura d'infrazione. La decisione della commissione arriverà domani. Ieri il presidente del consiglio ha messo la sua firma sull'assestamento di bilancio, il documento con cui l'Italia certifica a Bruxelles di aver abbassato la previsione del deficit per il 2019, dal 2,4% a poco sopra il 2, grazie a risparmi di spesa su quota 100 e reddito di cittadinanaza ed a extra gettito non fiscale (Cdp). In appoggio all'impegno del governo si è aggiunto ieri - a sorpresa . anche il Presidente della Repubblica. Da Vienna, dove si trovava per una visita di Stato, Sergio Mattarella ha detto: l'economia italiana, la terza in Europa, è solida. E i conti sono in ordine. Non crediamo quindi - ha detto il Capo dello Stato - che debba essere aperta una procedura d'infrazione”