“Dalle opposizioni accuse infamanti contro di me che, se fossero vere, dovrebbero costringermi alle dimissioni”. Ha esordito così, con un attacco a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, il premier Giuseppe Conte a Montecitorio per l’informativa sul fondo salvastati.
“Mi sono sorpreso, non della condotta del senatore Salvini - continua Conte - la cui disinvoltura a restituire la verità e la cui resistenza a studiare i dossier mi sono ben note, quanto del comportamento della deputata Meloni nel diffondere notizie allarmistiche, palesemente false” (il riferimento è al Mes).
Ad esempio, aggiunge il premier, “è stato anche detto che il Mes sarebbe stato già firmato, e per giunta di notte. Anche chi è all’opposizione ha compiti di responsabilità”. E spiega: “Nessun trattato è stato infatti ancora sottoposto alla firma dei Paesi europei”.
Conte poi chiarisce: “Fin dall'avvio della mia prima esperienza di governo, il Parlamento italiano è sempre, costantemente e puntualmente aggiornato. Posso dunque affermare che, poco meno di un anno fa, l’Italia, da me rappresentata, si è espressa in sede europea in maniera perfettamente coerente con il mandato ricevuto da questo Parlamento. Su tali basi è stato dato l’incarico all’Eurogruppo di procedere alla predisposizione di una bozza di revisione del Trattato Mes”. E fu il ministro dell’Economia Giovanni Tria a inviare ai presidenti delle Camere “il testo di revisione del Mes”.