“Siamo l’istituzione più sovranista in Europa perché dipendiamo dalle autorità nazionali, cioè ministri e Parlamenti, siamo pienamente nella mani dei nostri azionisti, che sono i 19 Stati membri e hanno potere di veto in ogni singola decisione importante”: lo ha detto il Segretario generale del Mes (il meccanismo europeo di stabilità o fondo salva-Stati), Nicola Giammarioli, in un’intervista all’Ansa.
“Rafforzando le linee di credito precauzionali - ha ribadito Giammarioli – c’è un’intenzione chiara di prevenire le crisi invece di risolverle, perché dalle crisi abbiamo imparato che siamo intervenuti troppo tardi, e abbiamo dovuto fare programmi molto onerosi e con molto impatto sulla popolazione”. Con la riforma il Mes fornirà un paracadute finanziario (backstop) al fondo salva-banche Srf, qualora, in casi estremi, dovesse finire le risorse.
Il dibattito sul Mes in Italia - secondo Giammarioli – “ha più a che fare con l’aspetto politico che con i reali elementi della riforma. Nel nostro Paese è molto discussa la questione della ristrutturazione del debito come principale caratteristica dei programmi futuri del Mes ma questo non è vero, perché tutte le procedure collegate alla ristrutturazione del debito e al coinvolgimento del settore privato non sono cambiate”.