La partita del Mes è alle battute finali e la Commissione europea chiarisce che sarà uno strumento ‘innocuo’ per i Governi, pensato solo per aiutarli a gestire l’emergenza.
Con una lettera al presidente Mario Centeno, Valdis Dombrovskis e Paolo Gentiloni disinnescano i dubbi che ancora alimentano la cattiva reputazione del Fondo salva-Stati, facendo sparire il sospetto di un commissariamento dei conti pubblici per chi chiederà gli aiuti.
I due chiariscono che sarà l’organo di governo dell’Ue ad occuparsi del monitoraggio sulle spese del Mes, e non la Bce. Quindi, nessuna Troika (ovvero Commissione, Bce e Fmi). Stavolta dunque ci sarà soltanto Bruxelles.
E non ci sarà nessun programma macroeconomico di riforme da concordare, né la possibilità per la Commissione di chiedere “correzioni aggiuntive dei conti” nell’ambito del monitoraggio.