La Commissione europea chiede ai governi dell’Ue di introdurre nuove tasse dedicate al bilancio comunitario per poter ripagare il prestito da 750 miliardi di euro proposto per finanziare la ripresa economica dopo la pandemia da coronavirus.
Al contempo, Bruxelles vuole che i governi aumentino in via permanente le garanzie annuali per il bilancio Ue fino all’1,46% del Pil rispetto all’1,2% attuale.
Se le tasse suggerite da Bruxelles fossero introdotte entro il 2024, i governi potrebbero iniziare a pagare meno contributi nazionali al bilancio 2021-2027.
Ecco le possibili nuove tasse.
IMPOSTA SU IMPRESE CHE BENEFICIANO DEL MERCATO UNICO
Le imprese che traggono enormi benefici dal mercato unico europeo potrebbero essere tassate. Entrate stimate in 10 mld all’anno.
IMPOSTA DIGITALE
Una web tax applicata alle aziende con un fatturato superiore a 750 milioni potrebbe generare fino a 1,3 mld all’anno per il bilancio Ue.
ELIMINARE GRADUALMENTE LE DEDUZIONI
Diversi paesi Ue hanno sconti sulle contribuzioni al bilancio Ue. La Commissione nel 2018 ha chiesto che siano eliminati entro il 2025.
ENTRATE EXTRA DA SISTEMA SCAMBIO QUOTE EMISSIONE
I governi manterrebbero quello che ottengono dal sistema di scambio dei permessi di emissione di CO2, ma ogni entrata extra andrebbe al bilancio Ue - come lo scambio di permessi di emissione per il trasporto aereo o marittimo che non sono ancora inclusi nel sistema. Stima delle entrate: 10 mld.
TASSA ALLE FRONTIERE SU EMISSIONI CARBONIO
La Ue vuole mettere una tassa sulle merci importate da paesi che non hanno i suoi stessi ambiziosi obiettivi per la riduzione delle emissioni di CO2 per proteggere le aziende europee che dovranno rispettare gli standard più elevati. Le entrate stimate vanno da 5 a 14 mld di euro all’anno.
TASSA SULLA PLASTICA
I paesi Ue potrebbero pagare una tassa sulla quantità di plastica non riciclata segnalata ogni anno a Eurostat. Entrate stimate: 7 mld.