“Non c’è piena convergenza ma c’è convergenza sulla necessità di una risposta europea. Ci sono ancora alcune divergenze su cui possiamo lavorare”. Con queste parole si è espresso il presidente del Consiglio al termine della sua missione nei Paesi Bassi, dove ha incontrato il premier olandese, Mark Rutte.
Tra i due leader un freddo botta e risposta durante la cena. L’olandese punta il dito sulla riforma del mercato del lavoro e delle pensioni. E il presidente italiano replica: “Vuoi garanzie? Non sei la Trojka”.
“L’Italia ha già iniziato a lavorare in una prospettiva di riforme strutturali e investimenti che portino a una ripresa – ha spiegato Conte -. Non c’è dubbio che dobbiamo fare in modo che il Recovery Plan sia effettivo e reale perché se lo infittissimo di condizionamenti che avrebbero effetto di rallentare la ripresa potrebbero diventare inefficaci ma non è questo lo spirito di questo progetto”.
“Dobbiamo evitare di farci imbrigliare in una burocrazia che lo renda meno effettivo – ha concluso il premier italiano - quando tutti i Paesi lavorano per tagliare la burocrazia”.