Il premier olandese, Mark Rutte, ha ‘confidato al suo omologo spagnolo, Pedro Sanchez, in visita all’Aja, che “non sarà facile” raggiungere un accordo sul Recovery Fund.
Rutte ha invitato Sanchez “a cercare una soluzione interna alla Spagna", a pochi giorni dal decisivo vertice europeo di venerdì e sabato in cui si proverà a raggiungere un’intesa.
Sanchez fa parte del cosiddetto fronte Sud, con Portogallo e Italia, e Rutte rappresenta invece i Paesi frugali, poco propensi a elargire fondi senza precondizioni per gli Stati in difficoltà.
Il peso dei paesi contrari alla proposta da 750 mld (suddivisi tra prestiti e erogazioni a fondo perduto) sta nel frattempo salendo grazie alla proposta sostenuta dalla Germania di togliere alla Commissione europea (l’organo di governo dell’Ue) il potere di approvare i ‘Recovery Plan’ presentati dai singoli paesi per cedere il pallino al Consiglio Ue, costituito dai capi di governo.
In tal modo sarebbero loro, a maggioranza qualificata, a decidere se le riforme e gli investimenti proposti da una singola capitale sono in linea con le priorità indicate da Bruxelles.