Via libera del Consiglio Ue al sostegno finanziario di 87,4 miliardi a favore di 16 Stati in forma di prestiti concessi nel quadro di Sure, lo strumento temporaneo anti-disoccupazione.
All’Italia andranno 27,4 miliardi. Si tratta del contributo maggiore, seguito da quelli che spettano a Spagna (21,3 mld), Polonia (11,2 mld), Belgio (7,8 mld), Portogallo (5,9 mld), Romania (4,1 mld), Grecia (2,7 mld), Repubblica Ceca (2 mld), Slovenia (1,1 mld), Croazia (1 mld), Slovacchia (631 milioni), Lituania (602 mln), Bulgaria (511 mln), Cipro (479 mln), Malta (244 mln) e Lettonia (193 mln).
Gli altri Stati membri possono ancora presentare richiesta di assistenza finanziaria, visto che lo strumento può fornire fino a 100 miliardi di euro.
I prestiti concessi a titolo di Sure sono sostenuti dal bilancio dell’Ue e da garanzie fornite dagli Stati membri in funzione della loro quota nel reddito nazionale lordo dell’Ue, per un importo totale di 25 mld. La Commissione procederà ora alla raccolta di fondi sui mercati internazionali dei capitali e li concederà come prestiti.